Tour de France 2022, Geraint Thomas: “Dopo un chilometro non avevo più la radio. Pensavo di poter vincere, ma 30″ da Van Aert non è così male”
Ancora un piccolo problema per Geraint Thomas durante una crono del Tour de France 2022. Dopo essersi dimenticato di togliere la mantellina nella crono di Copenaghen, il corridore della Ineos Grenadiers quest’oggi ha avuto un problema con la radio e quindi dopo il primo chilometro non è riuscito più a comunicare con l’ammiraglia per ricevere indicazioni sul percorso. Il gallese, però, è riuscito comunque a chiudere la tappa in quarta posizione, a 31” dal vincitore Wout Van Aert e alle spalle anche dei due che lo precedono in classifica e insieme ai quali salirà sul podio.
“Prima della partenza pensavo ci fosse una chance di vincere la tappa, ma dopo un chilometro non avevo più la radio – ha dichiarato ai nostri microfoni dopo l’arrivo – Ovviamente non è l’ideale con così tante curve, specialmente nelle ultime due discese, sono andato piuttosto lento, non ho perso lì tutti i 30 secondi, ma non volevo rovinare tutto. Dopo aver ripreso Gaudu, ho pensato al terzo posto. Almeno avevo il Garmin e quindi avevo più o meno un’idea di cosa aspettarmi davanti, alla fine è stata una buona crono. Provavo a guardare gli intermedi dal tabellone, ma non riuscivo a vedere. Mi sono sorpreso della mia regolarità in questo Tour? Non direi della regolarità, perché regolare lo sono sempre stato. Rispetto all’anno scorso però c’è stata una svolta, non saprei dove, ma ho ritrovato una buona forma e sarà speciale tornare di nuovo sul podio”.
Il classe ’86 spiega che non esagererà con i brindisi per il podio: “Quando vinceva Froome potevo bere quanto volevo, ma quest’anno non lo farò. Quando ho vinto mi sono limitato a due e farò lo stesso stasera, perché Parigi può essere complicata se stacchi la spina mentalmente”.
Il trentaseienne ha qualche piccolo rimpianto per la crono, ma alla fine sembra prevalere il buon umore per come è andata questa Grande Boucle: “È buono essere andato forte, poi ovviamente vuoi sempre di più, vuoi sempre vincere. Ma almeno sono 30 secondi, fossero stati 5 sarei davvero arrabbiato. Ma 30” da Van Aert, che abbiamo visto come sta correndo, direi che non è male. Come mi sento? Un po’ deluso dopo la crono, ma è davvero bello tornare sul podio. L’ho detto molte volte, volevo dimostrare ad alcune persone che si sbagliavano, dicevo che non mi motivava, ma in fondo in fondo invece mi motivava. In questa corsa abbiamo avuto grande spirito di squadra, soprattutto rispetto allo scorso anno, poi abbiamo vinto la classifica a squadre, tutti fanno la loro parte in questo, io ho fatto la mia e ora saliremo tutti il podio”.
Il vincitore del Tour 2018 ha poi commentato il livello del primo e secondo in classifica, Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar: “Sono super talentuosi, ci sono sempre stati giovani corridori forti, ma questi sono i migliori da parecchio tempo, soprattutto Pogacar, il modo in cui si è rialzato, non si è mai arreso e ha sempre combattuto. Può vincere ovunque, poteva fare il podio al Fiandre se non avesse combinato un casino tatticamente. Può vincere tutto”.
L’ultimo pensiero, infine, è per i suoi tifosi: “Incredibile il supporto che ho ricevuto, c’erano tantissime bandiere gallesi, ho perso il conto di quante ne ho viste e anche online, in tantissimi mi hanno taggato, fantastico”.
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